Italiano
Il parterre de broderie è un tema centrale del giardino barocco di ispirazione francese, che si divulga tra Seicento e Settecento anche attraverso i trattati, dal Théâtre des plans et jardinages di Claude Mollet (1652), capostipite di una dinastia di giardinieri al servizio del re di Francia, a La théorie et la pratique du jardinage di Antoine-Joseph Dézallier D’Argenville (1709). Sviluppandosi in combinazioni complesse che si adattano alle diverse forme dei compartimenti.
Nella platea del giardino Garzoni viene introdotto nel XVIII secolo ed è probabile che derivi da una suggestione di Filippo Juvarra al quale si deve il disegno di quello non realizzato per la vicina villa Mansi a Segromigno o quello di villa Santini documentato solo da una planimetria di fine XVIII secolo. Collodi è l’unico nel territorio che si è a oggi conservato.
Una sequenza di parterre de broderie caratterizza i compartimenti floreali che disegnano la platea del giardino, come quadri da osservare dall’alto. La prima parte che s’incontra entrando è caratterizzata dal disegno di racemi e motivi floreali che seguono la linea a campana dell’invaso, incorniciando le due grandi vasche circolari coi potenti zampilli al centro. Una breve scalinata a tutta ampiezza introduce alla quota dei parterres de broderie ordinati in compartimenti geometrici scanditi in tre parti, con lo stemma Garzoni al centro, bordure di bosso, fioriture, mosaici, terre colorate. Il disegno ha mantenuto l’originaria scansione spaziale documentata nella planimetria tardo settecentesca, pur variando in alcuni dettagli minuti. Nel corso del Novecento, il giardino si è arricchito di fioriture e di forme di ars topiaria, ammirate dai paesaggisti e viaggiatori stranieri.
“Tutte le aiuole, a eccezione di quella occupata dallo stemma, sono piene di fiori”, scrive l’artista inglese George Samuel Elgood nel 1907, mentre nel bordo esterno vi sono “viole del pensiero, gaillardie, campanule, garofani, e altre piante basse” e in quelle centrali, “piante più alte come delphinium, fucsie, flox e alcuni alti cespugli di rosa tea.”
English
The parterre de broderie is a central theme of the French-inspired Baroque garden, which also became popular between the seventeenth and eighteenth centuries through treatises, from the Théâtre des plans et jardinages by Claude Mollet (1652), progenitor of a dynasty of gardeners in the service of the king of France, to La théorie et la pratique du jardinage by Antoine-Joseph Dézallier D’Argenville (1709). Developing into complex combinations that adapt to the different shapes of the compartments.
In the plat of the Garzoni garden it is introduced in the 18th century and it is likely to derive from a suggestion by Filippo Juvarra to whom we owe the design of the unrealized one for the near-by Villa Mansi in Segromigno or that of Villa Santini documented only by a late 18th-century plan. Collodi is the only one in the area that has been preserved to date.
A sequence of parterre de broderie characterizes the floral compartments that design the garden stalls, like paintings to be observed from above. The first part one encounters on entering is characterized by the design of racemes and floral motifs that follow the bell-shaped line of the reservoir, framing the two large circular pools with powerful spouts in the center. A short, full-width staircase introduces to the level of the parterres de broderie arranged in geometric compartments scanned in three parts, with the Garzoni coat of arms in the center, boxwood borders, blooms, mosaics, and colored earths. The design retained the original spatial scansion documented in the late 18th-century plan, although it varied in some minute details. During the twentieth century, the garden was enriched with blooms and forms of ars topiaria, admired by foreign landscape architects and travelers.
“All the flower-beds, with the exception of that occupied by the coat of arms, are full of flowers,” wrote English artist George Samuel Elgood in 1907, while in the outer border there are ‘pansies, gaillardias, bellflowers, carnations, and other low plants,’ and in the central ones, ”taller plants such as delphiniums, fuchsias, phlox, and some tall tea-rose bushes.”